che vita doni alla vita
e che vita insuffli nel centro motore di voi stessi,
ossia nel centro che di soffio, di aria, vive e si alimenta,
e spento è ormai ogni soffio che alita in voi,
e nulla più esce dalle vostre narici bucate
che prima aria facevano passare
ad alimentare le ventole preziose che tutto in moto mantengono,
che aria soffiano nel sangue
affinché bruci ogni materiale che calore porti nel vostro corpo,
che energia porti tra le vostre membra,
in un equilibrio perfetto che, in armonia funzionante,
organo con organo lega,
e tutto funziona così meravigliosamente,
creando energia e calore che, quando si ritirano,
lasciano un corpo esanime,
ossia senza l'anima vostra
che l'equilibrio mantiene
e che la bacchetta detiene di ogni vostro fare,
di ogni vostro agire,
quando il fuoco vostro brucia, quando l'anima vostra vive.
Difficile è dunque per voi capire
quanti doni preziosi vi avevo Io fatto
e con quanta profonda intelligenza
avevo lo coronato ogni cosa nel Mio creato,
e dico coronato perché l'intelligenza del Mio operato
è un qualcosa di più del senso Mio pratico
dell'operare e del fabbricare
qualcosa di esclusivamente funzionante
perché tutto ho fatto lo con saggezza e con impegno di lavoro
che anche il grande artista conosce,
quando urge e preme in lui la forte voglia di creare
e con febbrilità ricerca materiali adatti e schemi perfetti
che la sua opera degnamente rappresentare possano,
perché stimabile è l'opera sua
che ancora intrinsecamente egli dentro di sé premere sente
e che già in atto e già in materia egli presuppone ed immagina