e che con amore grande sente egli di dover realizzare
affinché nulla vada disperso della potente energia creativa
che egli sente dentro di sé
e che guida le sue gesta e i suoi atti quand'egli,
con tutto se stesso, ossia con tutto il suo amore
ma anche con tutta la sua maestrìa e tutta la sua esperienza
e capacità,
in atto mettere vuole,
ossia in visione di chiunque altro possa avere parte
della sua pressione interiore
e con lui possa gioire di quanto dalle sue mani,
guidate dal suo genio, con amore è uscito.
Difficile vi è dunque capire
come Io possa lasciare che vada distrutta parte della
Mia opera,
come un bambino che,
dopo aver faticosamente costruito il suo castello di carte,
mostrandolo con orgoglio al suo migliore amico,
se Io veda da questo distrutto
con una feroce zampata che ogni carta dal suo posto fa vacillare
e che ogni carta fuori posto conduce,
nella smania feroce di portare il pianto negli occhi felici del bimbo
e di creare dolore profondo nel cuore suo puro e sincero,
amabile e tenero e ricco di amore
per tutto ciò che egli va scoprendo e va facendo
nell'ansia sua di crescere e di sperimentare,
di giocare felice
mettendo in pratica tutto ciò
che dal suo giovane cuore di fanciullo intriso di amore fuoriesce
a colorare la realtà sua di bimbo,
che solo gioie e amore attorno a sé vedere vorrebbe
perché di solo amore e di sole gioie
dovrebbe un bimbo giustamente nutrirsi
perché null'altro ancora alberga nel suo cuore
che a strane interpretazioni della realtà lo portino
o che a strane volontà di azione portare lo vorrebbero
nei giochi suoi innocenti dove il male non esiste,