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Il Messaggio di Anna
Maria
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sate sul tenero Mio corpo, devastato da innumerevoli ferite sanguinanti e doloranti quanto nessun uomo avrebbe potuto sopportare, senza morirne prima dell'ora stabilita da Dio per Me. Abbi tanta compassione, cara mamma di Anna Maria, per questa Mia atroce morte, destinata però a portare tanta luce e tanta pace nei vostri cuori devastati dalla pesante opera di Satana, che vuol fare di essi uno strumento infame contro tutti i sentimenti che da esso erompono per il bene della vostra felicità eterna, oppure della vostra infelicità eterna, se voi adoprerete i sentimenti uscenti dal vostro cuore per aderire alla voce diabolica di Satana, che del vostro cuore vuol fare il satanico suo regno in eterno. Il santo tuo Dio,
che ora ti dice che senza il tuo amore per Me e senza il tuo amore per la tua Anna Maria tu non potresti avere avuto il dono di queste Mie rivelazioni in assoluta verità di fede, e ti dico che senza il tuo amore per il tuo prossimo tu non potresti dedicare ad esso tutte queste dichiarazioni divine che ti vengono direttamente dalla Mia Sfera Celeste, e che vogliono fare del vostro cuore una divina dimora del Mio amore per voi. Il santo tuo Dio della Sfera Celeste
16 dicembre 1987 - Adamo ed Eva Il santo tuo Dio ti vuole parlare oggi della pesante esistenza di Adamo ed Eva nel loro primo Paradiso, ossia nella loro terra, da Me all'Umanità intera destinata, prima che venisse commesso il satanico peccato di superbia e di disobbedienza. Dentro questo primo Paradiso, chiamato terrestre perché esistente sulla terra in una zona molto adeguata a uno sviluppo decisamente divinizzante e regolare delle Mie creature, sia del regno animale che del regno vegetale, dove il clima era di tipo mediterraneo, ossia senza particolari sbalzi di temperatura e neppure senza particolari sensazioni di natura non sempre divina, in questo Paradiso Adamo ed Eva vivevano dunque sempre tranquilli e sereni all'aperto, dove neppure un sibilo di vento veniva a turbare la loro sensibilità cutanea, e dove neppure una tempesta o una bufera di neve o di esasperanti cristalline porzioni di ghiaccio venivano a disturbare il loro sonno o i loro semplici lavori dei campi. In questo luogo, loro sede terrena, le Mie primissime umane creature vi-
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