![]() Indice |
Il Messaggio di Anna
Maria
|
Pagina 12 |
noi e la Madonna prima, con Gesù poi e quindi quasi incredibilmente con lo Spirito Santo e infine con Dio stesso, ha riportato il fantastico alle nostre vite, ci ha tolto dall'affannoso e piatto vivere quotidiano, dalla cosiddetta "routine", per immetterci gradualmente, passo per passo, in una realtà superiore stupenda, che cresceva a mano a mano che noi crescevamo, nella comprensione dei concetti e contemporaneamente nella capacità di amare, ovvero di credere e di lasciarci plasmare e forgiare sempre più da quella luce e da quel calore divini che Anna Maria ci trasmetteva e ci trasmette "praticamente" nella nostra realtà di tutti i giorni. Sembra incredibile che ancora una volta Dio stesso desideri farsi piccolo come noi, ancora una volta per l'immenso amore che nutre per le Sue creature bistrattate e tormentate dal Signore nero, il "satanico Signore delle tenebre" contro il quale il cristiano è chiamato a combattere nel momento stesso del suo battesimo, cioè del suo ingresso nella vita. Noi, santi perché cristiani battezzati, siamo ora tutti chiamati a prendere una posizione come persone adulte e mature, a combattere con le armi della preghiera costante e continua, con l'esempio di una vita retta e operosa, con la fede decisa e ferma, con l'apostolato convinto, sostenuti dalla potenza bianca della nostra Anna Maria alla quale chiedere con intensità l'intervento determinato là dove la nostra forza umana a nulla serve, perché è solo e sempre la potenza divina di cui Anna Maria si fa splendida e immediata promotrice nonché intelligente e amorevole esecutrice, che può là dove l'uomo non può. Le forze dei male, perennemente e costantemente presenti nella nostra vita come una pesante spada di Damocle, (condanna che ci siamo guadagnata nel momento in cui abbiamo osato alzare la testa in atto di superbia verso Colui che ci ha creati), vengono più combattute e sedate quanto più umilmente riusciamo noi a chinare la testa con fiducia e a chiedere aiuto, immergendoci nella preghiera e chiedendo aiuto, a lei che ci può aiutare intercedendo per noi, presentando al Padre la nostra richiesta intensa e abbandonata, umile e timorata. Non sempre infatti ci rendiamo conto di quanto facile sia cedere alla terribile e impalpabile tentazione del Satana di commettere ancora, anche noi, il tremendo peccato di orgoglio che ci porta spesso a credere che essere uomini significhi occupare posti di rilievo, conquistati dall'idea che questo sia lo scopo ultimo della nostra vita. In quei momenti siamo anche noi come Adamo ed Eva, perché come loro mettiamo la nostra volontà e il nostro arrivismo al primo posto, giocandoci così la possibilità di perseguire la vera felicità che consiste, e
|
||
Indietro![]() |
Avanti![]() |