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Il Messaggio di Anna Maria
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trasmette loro nessun messaggio dalla trionfante Sua luminosa sede, e non trasmette loro mai nessuna notizia di quanto avviene nel mondo. E se qualche anima maledetta vaga talvolta sulla terra è perché Egli la punisce in questo modo, tenendola lontana dalla Sua luce, per non essere stata a Lui fedele e per non aver mai onorato il Suo amorevole Sguardo. Il Signore non usa il Suo dominio sull'inferno, ma lo usa invece in Cielo, dove tutto è luce e splendore. All'inferno tutto è triste, tutto è lascivo, tutto è diabolico e, mi assicura il Signore, tutto è di fuoco - di quel fuoco che non brucia, ma che lascia il suo stampo nelle anime maledette da Dio e nelle anime benedette dal diavolo.
Il Signore usa fare nella Sua sede di paradiso il trionfo del bene e non del male, mentre il diavolo fa nella sua sede dell'inferno il suo regno di morte e di dolore. In questa sede diabolica il satanico Re è lui, il diavolo, che sulla terra tenta tutte le anime al male, e se esse in vita aderiscono alla sua voce, esse cadranno decisamente nella sede maledetta, dove tutto è pianto e stridor di denti. Il Signore non teme il diavolo nella Sua santa sede di Paradiso, e quindi tutti quelli che non temono il Signore sono sotto il castigo di Dio quando il santo Suo Volere si lascia sopraffare dalle iniziative della diabolica volontà.

Ma se un'anima si lascia mettere tutta nelle mani di Dio, allora il Signore non si nasconde, e la colma di santità e di felicità.

Bisogna credere all'inferno perché è dall'inferno che vengono trasmesse le naturali insidie ai nostri cuori e alla debolezza dei nostri costumi. Impossibile è descrivere un luogo tanto orribile e tanto sofferente, dove le anime sono senza sole, e non solo senza sole ma anche senza luce alcuna e senza felicità, per cui tutte vagano nel buio più profondo e si annoiano terribilmente nascondendo il proprio viso a tutti come se le altre anime fossero migliori, e si trasmettono il loro dolore l'una all'altra per l'eternità.
Esse non hanno il corpo poiché sono lumicini che vagano con luce fioca, e si riconoscono fra loro come se il loro nome fosse scritto in fronte a questo loro lumicino di fioca tristezza, e continuano a piangere e a disperarsi fino all'esasperazione, mentre il diavolo è sempre in mezzo a loro a deriderle e a farle disperare con i suoi diabolici trattamenti di satanica natura, e così le beffeggia, le tocca, le maltratta, le insulta in continuazione perché non hanno invece amato Dio, la Madonna e i Santi. Il diavolo non si presenta loro come una figura ma come una lingua di fuoco da dove escono fiamme laterali grandissime con le quali egli lambisce le anime facendole soffrire atrocemente.

 

 
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