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PAROLE D'AMORE

DAL CUORE DEL PADRE
DAL CUORE DEL FIGLIO

pagina 405
 

 

 

 

se dunque vi sollecito questo "sposalizio" con Me a effettuare
è perché questo sposalizio è comunque avvenuto,
all'origine di ogni origine, all'inizio di ogni inizio,
quando, unito alla materia, in dolce unione unito,
a voi ho dato origine, voi Miei figli,
voi Miei pari, nello spirito e nella carne,
se solo lo volete comprendere, se solo lo volete accettare.
Torno subito all'argomento che con sgomento tu con Me segui
e con amore tu con Me segui,
per dirti ancora che, nonostante tutto,
nutro ancora Io stima nell'uomo
e nutro ancora Io fiducia nell'uomo,
e ancora lo avverto e ancora lo stimolo e ancora Io sollecito,
per questa Mia stima, per questo Mio amore,
ma per quella profonda unione che Me a lui unisce,
nello spirito e nella carne unisce,
e che dunque ancora va così intesa
e che ancora così va ancora riformata,
e questo intendo Io con
"l'immagine e la somiglianza" Mia
che in te, uomo, ho Io impresso
e che da te, uomo, attendo Io di riconoscere
affinché guardandoti negli occhi, guardandoti nel cuore,
possa lo ancora te in Me e Me in te riconoscere e vedere
affinché anche tu possa Me vedere e in Me riconoscere
che noi due ci confrontiamo e che se sempre ci confrontiamo,
allo stesso scopo di bene ci poniamo
e allo stesso fine di amore ci indirizziamo,
perché questo fine l'inizio era, di ogni cosa per ogni cosa,
che ogni cosa ha creato, che ogni impulso ha generato
e che ogni cosa permea e possiede.
Di bene avevo lo dunque la Mia realtà impastato,
e di buono doveva ogni cosa sapere,
ossia arricchirsi, ossia essere,
nell'essenza sua profonda, nell'essenza sua primordiale,
e ancora a questo Bene e a questo Buono attendo Io che torniate
e, se tornare non volete,

 

 

 
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DILECTUS MEUS MIHI ET EGO ILLI


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