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Il Messaggio di Anna Maria
Pagina 272
 

 

 

ad Anna Maria

 

(scritta dal papà di Anna Maria)

Quando cadde la maschera
e scoprì il ghigno
del più infame e feroce
fra i mostri delle favole incarnati,
chi avrebbe potuto misurare
l'abisso della tua disperazione?

Quando il boia ed il suo degno aiutante
la voce ti toglievano e il respiro
accumulasti certo in quegli istanti
tutto il dolore di un'eternità.

Tu, specchio d'innocenza,
piccola grande martire
del bene prodigato,
volasti in grembo al Padre che è nei cieli.

Ma chi potrà sanare
le piaghe delle vittime viventi,
anime mutilate, placarne l'ira
che rode nel silenzio
ed il pianto segreto?
Ancora arride ai mostri la speranza,
ancora resta il biblico taglione
non altro che un ricordo di barbarie.

 


 

 
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