può egli essere giudicato
quando dell'uomo, ossia del figlio, ha perso lo "spirito",
ossia le intenzioni, ossia la volontà, ossia la spinta sua
benedetta
che, come soffio vitale, aveva il Padre Mio in lui alitato
e in lui dolcemente soffiato
affinché poi ardesse,
e di amore bruciasse, di amore e di solo amore poi si alimentasse.
Ancora tu dunque questo amore devi comprendere,
che è all'origine di ogni cosa, che muove ogni cosa,
e che le tue azioni in un certo modo caricare può,
se le intenzioni tue sono di dare,
o scaricare può, se le intenzioni tue sono di prendere,
dove per "prendere" il derubare
l'amore intendo,
e dunque il plauso e dunque l'egoismo e dunque l'interesse,
e dunque ogni sentimento intendo che amore rubi, ossia energia,
energia di vita, che inalterato o arricchito invece dovrebbe lasciare
affinché la vita stessa di questo amore così caricarsi
possa
e, a cascata, questo amore restituire possa,
a chi lo ha donato, e con cuore puro lo abbia donato,
affinché ancora sia rimesso in circolo e ancora cominci a uscire,
e a fiotti continui a uscire e a cascata attorno a sé
si diffonda e si distribuisca,
e allora tutto ritorna, al Padre Mio Celeste,
che con questo spirito di donazione ogni cosa ha creato
e che a Sé ogni cosa aspetta che ritorni
perché benedicente accanto a Lui Io ora sono,
in presenza Io sono,
per purificare ogni cosa, per riamare ogni cosa,
che a Lui e alla Sua Luce risplendere possa.
Il Sacro Cuore di Gesù