laddove invece la presenza di forme esterne tangibili
e occupanti uno spazio nello spazio
più lento rendono l'intervento
e il controbattere a una potenza
che invece eterea si trova ad essere,
e dunque con una "capacità", se non una potenza,
superiore all'uomo perché l'uomo,
avendo in sé una natura anche divina, oltre che umana,
sarebbe di per sé già intrinsecamente superiore al demonio
se solo lasciasse libero il suo cuore e sgombra la sua mente,
per agganciarsi in modo totalmente libero e dunque senza ombre,
alla potenza divina direttamente superiore,
e dunque la lotta tra potenze divinamente superiori allora
ad armi pari diventa,
nella quale la partecipazione dell'uomo
determinante diventa se questo incondizionatamente
il "surplus" della sua mente e del suo cuore
- ossia le parti divinamente concepite del suo essere,
e dunque la sua essenza -
al gioco si mette così a partecipare,
in totale adesione alla forma positiva di amore.
Ho detto dunque volutamente "di amore"
perché questa è la forza divinamente superiore
che ogni ingiustizia distrugge
e che ogni falsità di concetto
o di applicazione della legge superiore divina
ripristina "dissacrandola ",
ossia togliendo dalla ingiustizia intercorsa
la parte "sacralmente" all'opposizione,
e dunque legata sacramentalmente alla forza negativa opposta,
per riportarla alla sua forza positiva originaria,
ancora in lei intrinsecamente inserita,
ossia della sua intima natura facente parte,
e dunque ripristinando la corrente energetica positiva originaria
che le competeva e che ancora le compete