e luce luminosa,
che ogni cosa rivestiva e che tutte le anime brillare lasciava,
fin dal loro primo respiro
fuori dell'utero materno.

Ora sempre devo Io constatare
che sempre umana resta la natura umana
e che sempre umana deve essa restare
affinché si adempia il destino vostro di uomini,
ossia affinché pur sempre uomini restiate,
finché siate uomini,
affinché, finché siete vivi nella vita terrena,
ogni possibile esperienza voi facciate come uomini,
perché questo vi renderà poi più divini e divinizzati,
una volta che, lasciato il corpo terreno,
quello "rivisto e corretto", ossia resuscitato, prendiate.

Ora sempre si aspetta il Sacro Mio Cuore
che sempre più prenda piede, tra voi,
il sacro amore per Me
e per tutto ciò che da sempre Io rappresento,
e si abbia così a compiere la Grande Opera
del Padre Mio Celeste che è nei Cieli,
di felicità per tutto ciò che Egli, nel Suo amore, ha creato
e con gioia lo stesso di salvare desidero, affinché tutti ci si unisca
in un canto preziosissimo di lode imperitura
che gli Angeli stessi, di volta in volta,
intonano e proseguono, per la Mia eterna felicità nella felicità
e per la Mia Gioia trascinante che tutti vi trascini
lontano da ogni dolore
e da ogni sofferenza che debba subentrare.
Sappi dunque che felice è il Sacro Mio Cuore
di questo colloquio Mio divino
che in questo modo si sintonizza e poi si amplia
affinché a poco a poco tutto ciò che è Mio a Me ritorni,
affinché Io stesso sappia come sistemarlo