Indice


Indice analitico

PAROLE D'AMORE

DAL CUORE DEL PADRE
DAL CUORE DEL FIGLIO

pagina 280
 
   

 

 

dell'Opera Mia divina,
l'Opera Mia che in un
concerto meraviglioso
ogni strumento a partecipare chiamava,
dove per strumento intendo la partecipazione diretta
di tutto ciò che crea rumore, ossia suono, ossia fatto udibile
che fuori dal silenzio esce
e che alla vista materiale delle cose si unisce
affinché tutti gli organi
a questa possibilità partecipare potessero,
possibilità di provare emozione
e possibilità di smuovere le corde del vostro cuore,
che all'unisono si metteva
e che in giusta contrapposizione
alla vista vostra esteriore si metteva,
affinché tutto suono e tutto colore,
ossia tutta luce, tutto splendore,
nell'armonia celeste fosse,
dove tutto ha un posto
e dove tutto deve essere al suo posto,
se dirigere
l'orchestra può
il Direttore suo divino che
come uno dei vostri, similare,
la Sua orchestra dirige
per dare a tutto una sua importanza,
a chi più e a chi meno,
nell'armonia del Creato,
e per richiamare, prima l'uno e poi l'altro,
a servire nell'orchestra,
per la gioia Sua immensa nel vedere tanta pace
e nel vedere tanta attenzione,
al Direttore, sì, questo è certo,
a non suonare fuori tempo bensì ad unirsi nel concerto.

Non burattini ho Io creato,
ma strumenti di perfezione ho Io voluto
che il proprio strumento imparassero a far suonare,

 


 
Indietro

PAROLE D'AMORE

DILECTUS MEUS MIHI ET EGO ILLI


Home

Avanti