dove per vita "spirituale"
non intendo qui la capacità di vivere
lasciandosi sempre governare, nelle proprie scelte,
dalla forza dell'amore, ossia della bontà
e della generosità legate alla forza della comprensione,
bensì intendo qui per "spirituale"
la forza del ragionamento e del giudizio
operato sulle cose e sulle situazioni
che prevarica il potere che a voi, Mie umane creature,
è stato dato di eguagliarMi e di imitarMi
in quelle che sono le Mie prerogative,
per assurgere a prese di potere
che non vi competono né vi spettano.
Intendo qui dunque spiegarti
come è stato fin da sempre Mio desiderio
e Mio immediato, ossia contemporaneo, piano e progetto
- che sarebbe poi divenuto realizzazione di piano nel tempo,
alla maturazione del suo tempo -
che Mio Figlio, il Mio adorato e unico Figlio
a voi si parificasse e tra voi scendesse
per amarvi in "umiltà",
ossia al vostro livello di uomo fatto di carne
e derivato dalla terra,
per potervi meglio comprendere
e per potervi meglio assomigliare,
dove per assomigliare intendo qui
la capacità di tentare di comportarsi
così come un uomo dovrebbe comportarsi
per essere chiamato completamente e perfettamente Mio figlio,
Mio adorato figlio ma non più "unico figlio",
perché tutti voi siete Miei figli
e solo assomigliando voi a Lui, a vostra volta,
questo grande dono avreste avuto di essere chiamati "Miei Figli",
per il vostro potere ritrovato di assomigliare a Me,
dal quale provenite, e di imitare Me,