sempre Io e solo Io ero e sono,
presente in quella realtà che è frutto della Mia realtà,
ossia di Me stesso, con un elemento, un solo elemento,
da Me venuto ma a Me opposto.
Eccoti spiegato l'inizio di ogni cosa,
ossia la genesi di ogni cosa,
dove per genesi la generazione di ogni cosa intendo,
che lo in voi uomini (dove per uomini voi creature umane intendo)
esattamente ho riprodotto, nell'incontro benedetto
tra l'uovo uterino,
che già in sé tutto contiene,
ma che nella nuova generazione della vita
e che in una specifica generazione di vita
- maschio o femmina - si divide e si moltiplica,
così come, all'inizio di ogni cosa, la luce,
che già era perché già a Me apparteneva,
dalla tenebra separai, e tutto lo separai
dopo che tutto si era rotto, quello che poteva rompersi;
dopo che tutto si era degenerato ciò che poteva degenerare,
ma che ancora sempre a Me ubbidiva e a Me doveva ubbidire
perché dentro di Me e fuori di Me ancora e già si trovava,
nell'infinito dei tempi e nel finito dei tempi,
per ciò che in essere nell'infinito esisteva
e per ciò che in atto nel finito già esisteva,
dove però tutto a Me convergeva, il finito e l'infinito,
il tempo e l'eternità, lo spirito e la materia,
ossia la concretizzazione di Me stesso ma sempre Me stesso,
Me stesso nel finito, Io infinito,
Me stesso nel tangibile, Io intangibile,
Me stesso, negli opposti, Io che
sono Uno e Io che sono il Tutto.